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Sgombero presidio? ma noi lo allarghiamo... PDF Stampa E-mail
Scritto da NO Dal Molin   
Monday 22 October 2007

 Fra un po' avranno inizio gli unici lavori di ampliamento che accettiamo, ossia quelli del presidio. Mentre Hullweck e la sua giunta vogliono far partire i controlli con il chiaro obiettivo di sgomberarci, noi stiamo ragionando per raddoppiare il presidio. Altro che raddoppio della Ederle, qui si sta parlando di rendere il presidio più grande, accogliente ed attrezzato. La lotta sarà lunga, quindi meglio renderlo il più confortevole possibile visto l'arrivo dell'inverno. Non vogliamo anticipare niente sul restyling, nel frattempo gli operai dell'Altrocomune si stanno preparando a nuovi lavori "egizi". L'abbiamo detto già in passato che il presidio non si tocca e che la meticolosa ricerca da parte dei tecnici comunali del cavillo burocratico è solo il pretesto per provare a fermare la lotta contro il Dal Molin. La giunta comunale dovrebbe più che altro occuparsi della vicenda Aim oppure dei vari abusi edilizi o delle speculazioni fatte dai vari boss dell'edilizia locale.

Intanto ecco dal giornale di Vicenza di ieri le motivazioni secondo l'assessore Dalla Negra:

IL PRESIDIO. Avviata la procedura per verificare se vi siano abusi edilizi a ponte del Marchese

Il tendone rischia di essere demolito

Ruspe in vista anche al Presidio permanente. Non le ruspe del Dal Molin, ma le ruspe di una sempre più probabile ordinanza di demolizione del tendone divenuto simbolo della lotta contro la costruzione della Ederle 2. Nel gergo degli uffici tecnici, il tendone sta assumendo il profilo di un abuso edilizio, venendo meno il criterio della temporaneità dell’installazione.
Lo ha spiegato ieri l’assessore all’Edilizia privata Michele Dalla Negra, che ha presentato una relazione alla giunta comunale da cui è scaturito l’avvio del procedimento amministrativo che potrebbe produrre un’ordinanza anti-tendone. Il via vai di carte è iniziato a luglio, quando il Comune ha invitato la proprietaria dell’area al Ponte del Marchese, Giuliana Riva, a documentare la regolarità del tendone.
«Il 24 settembre - si legge nella relazione di Dalla Negra - a firma ing. Emo Fontana, veniva fatto recapitare un certificato di collaudo statico nel quale il professionista collaudava la struttura di 10 metri per 24 con un’unica riserva: ovvero le strutture, non avendo sufficiente capacità portante per il carico neve, non potrà essere utilizzata nel periodo fra ottobre e aprile». Quattro giorni dopo, però, «nel rettificare le dimensioni del capannone, che diventavano di 10 metri per 16, recatosi sul posto per visionare gli adeguamenti strutturali posti in essere per far fronte anche al carico di neve, avendo “constatato un efficace e sicuro intervento di adeguamento” collaudava l’opera senza riserva alcuna». «Ogni commento è superfluo», scrive Dalla Negra, a parere del quale «la struttura sembrerebbe rivestire quel carattere di stabilità e indeterminatezza nel tempo che farebbe venir meno il presupposto della temporaneità necessario al fine di non doversi munire di concessione amministrativa».
È stata quindi avviata la procedura che si applica agli abusi, come conferma l’assessore: l’iter è complesso e richiede molto tempo per articolarsi nel botta e risposta, fra notifiche, controdeduzioni ed eventuali ricorsi.
«Finora avevo frenato la macchina comunale - commenta il sindaco Enrico Hüllweck - per evitare conflittualità e tensioni, pur sapendo che c’erano delle irregolarità. Ma ora non possiamo più restare fermi. Si è deciso di agire senza alcun atteggiamento persecutorio, nel solco della legge. Se ci sono irregolarità, come spettacoli senza pagare la Siae, caffè venduti senza scontrino, strutture senza autorizzazione, si procederà. Ricordo che i nostri dirigenti possono essere denunciati per omesso controllo. La legge è uguale per tutti». «Hüllweck esce finalmente allo scoperto - è la reazione di Ciro Asproso dei Verdi - e annuncia la “tolleranza zero" contro il Presidio permanente, colpendo soprattutto per la faziosità, l'arroganza e l'irresponsabilità. Non posso che rivolgermi al prefetto e al questore perché distolgano il sindaco dai suoi propositi belligeranti». G.M.M.

fonte: http://presidiopermanente.noblogs.org  


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