Corteo a Firenze il 26 gennaio - Venerdì 18 gennaio 2008 Di nuovo in strada contro la guerra, il capitalismo, il patriarcato e la repressione per la libertà e la giustizia sociale. Per tutti coloro che credono che cambiare il mondo non solo sia giusto, ma sia doveroso e possibile. Per tutti quelli che lottano per i loro bisogni, nei posti di lavoro, nei quartieri, nelle università, nelle scuole. Per tutti quelli che si battono contro la devastazione dei territori e dei beni comuni. Per tutti quelli che intendono impedire che vengano chiusi gli spazi di movimento di oggi e di domani. Il 26 gennaio è la giornata mondiale di mobilitazione contro il liberismo, la guerra, il razzismo e il patriarcato ed in Italia vedrà manifestazioni significative a carattere regionale con obiettivi plurimi (basi, ministeri, ambasciate e consolati dei paesi bellicisti, luoghi di guerra come fabbriche di armi o caserme, o altro. A Firenze la mobilitazione sarà incentrata contro il processo a 13 compagni accusati di resistenza pluriaggravata per avere scioperato e manifestato il 13 maggio 1999 con il sindacalismo di base contro la guerra nei Balcani sostenuta dal governo D’Alema. A corteo concluso davanti al Consolato Americano partirono, senza preavviso, durissime cariche poliziesche: candelotti sparati ad altezza d’uomo, 5 manifestanti costretti alle cure ospedaliere, mentre tanti altri contusi evitarono gli ospedali. L’atteggiamento delle forze dell’ordine fu conseguente alla circolare D’Alema-Iervolino ("perché non vengano tollerate manifestazioni contro basi militari e sedi governative"). Un paese in guerra adegua il comportamento della propria polizia alla situazione bellica.
Chi processa chi? Oggi, a completamento delle cariche di allora arrivano le richieste surreali del pubblico ministero: dai 4 ai 5 anni per “resistenza a pubblico ufficiale". I processi di Genova, Firenze, Cosenza hanno tanti tratti in comune. Sentenze che vogliono sancire lo slittamento del conflitto sociale all’interno della normativa penale. Imputate/i capri espiatori, diversificati per provenienza ed estrazione, per poter esercitare su di loro una giustizia altrettanto diversificata. Per sperimentare la tenuta di "nuovi" reati, quali devastazione e saccheggio, mantenendo all’occorrenza i "vecchi" e sempre buoni reati di resistenza e danneggiamento. Per la manifestazione di sabato 26 gennaio diamo appuntamento a tutti/e alle ore 9.30 in Piazza San Marco a Firenze dietro allo striscione "guerre e tribunali non fermano le nostre lotte, solidarietà con gli imputati" e con le modalità di stare in piazza sperimentate nella straordinaria giornata del 17 novembre a Genova: la storia siamo noi. Invitiamo i militanti dei partiti e delle associazioni che sostengono il governo Prodi a partecipare senza insegne di partito. La manifestazione percorrerà il centro storico per poi passare davanti al Consolato USA e rientrare in centro sfilando di fronte alla Procura della Repubblica, al Tribunale di Piazza San Firenze per finire poi in Santa Croce. Libertà di movimento! Liber@ tutt@! MOVIMENTO ANTAGONISTA TOSCANO - CONFEDERAZIONE COBAS Aggiungi ai preferiti (3) | Riporta quest'articolo sul tuo sito! | Visualizzazioni: 233
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