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No al rifinanziamento alle truppe italiane all'estero |
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Scritto da Rete Nazionale Disarmiamoli
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Saturday 16 February 2008 |
Dal 19 febbraio alla Camera e successivamente al Senato si discuterà ancora una volta del decreto che finanzia e approva le missioni militari italiane all'estero. In questi ultimi due anni di governo Prodi l'impegno militare italiano nei vari fronti di guerra è aumentato. I vertiginosi aumenti di spesa (+ 24%) per Esercito e produzioni belliche - varati con le Finanziarie 2007 / 2008 - sono serviti a coprire i costi di una politica interventista ed aggressiva. Il ritiro dall'Iraq si è compiuto nei tempi e nei modi stabiliti dal precedente governo di centrodestra, ma l'impegno militare italiano continua ancora oggi. Personale altamente specializzato dell'esercito e dei carabinieri addestra truppe irachene, quotidianamente coinvolte in massacri settari, violenze e torture.
Il ruolo giocato in questi mesi dalla diplomazia italiana - e dalle “nostre” truppe - nello scacchiere balcanico evidenzia un atteggiamento aggressivo ed unilaterale a favore dell'indipendenza del Kosovo, fuori e contro il diritto internazionale e gli accordi di pace di Kumanovo, che segnarono la fine dell'aggressione del 1999, durante la quale i bombardieri della N.A.T.O. uccisero 1.500 civili jugoslavi. L'operazione “Leonte” in Libano, voluta con forza dal governo Prodi, schiera oltre 2.500 soldati italiani, garantendo la sicurezza delle frontiere di Israele (in terra ed in mare) e sostenendo l'attuale illegittimo governo libanese. Le dichiarazioni di Prodi, Parisi e D'Alema sono state in questi anni inequivocabili, evidenziando anche in quest'incandescente area di conflitto un atteggiamento bellicista della diplomazia italiana, coperto dalla solita demagogia “peacekeeping”. L'ultimo soldato italiano ucciso in Afghanistan ci parla di una guerra che dura da sette anni, nella quale il numero dei civili uccisi è impressionante. Nel silenzio dei mass media nazionali, l'impegno in operazioni di guerra delle truppe italiane in questo paese è in costante aumento. Non sappiamo se dal prossimo dibattito parlamentare sul decreto di rifinanziamento delle missioni militari all'estero, previsto per il 20 febbraio, la missione afgana sarà stralciata dalle altre, in modo da dare una chance alla “sinistra arcobaleno” per distinguersi nel voto. Sappiamo invece su chi ricade la responsabilità politica della morte dei militari italiani e delle migliaia di civili di questi ultimi due anni di guerre: sui partiti che nel 2006 e nel 2007 hanno votato a favore del rifinanziamento delle cosiddette “missioni di pace”. Non sarà un'ennesima capriola pre elettorale, tanto meno un tardivo distinguo sulla sola missione afgana a salvare un ceto politico direttamente compromesso con la politica militarista e neocolonialista del decaduto governo Prodi. Il 20 febbraio il movimento contro la guerra torna in piazza Ritiro immediato dall’Afghanistan e da tutti i fronti di guerra Risorse per le spese sociali, i salari e la sicurezza sul lavoro non per le armi! Aggiungi ai preferiti (0) | Riporta quest'articolo sul tuo sito! | Visualizzazioni: 414
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LE INTERVISTE DI RADIOSONAR: SIKITIKIS
Secondo appuntamento con la rubrica SELVAGGIA ITALIA, alla scoperta delle band emergenti, da nord a sud del Paese, in collaborazione con CasaSonica . Questa volta il viaggio si tiene tra Cagliari e Torino alla scoperta dei Sikitikis . Questa Volta in studio : Sgab ai controlli Psyco e Luisa. chi sono i Sikitikis: Erano gli anni ’90 quando si chiamavano Canidarapina e non c’era confine alle influenze che ne determinavano il suono. Jimi e Diablo vivono le loro notti nei club della città dove nuove commistioni creano un nuovo tessuto culturale. Il jazz, la drum’n’bass, l’hard core, il trash, il garage, il break-beat, il trip-pop, il rap e i libri e il cinema e le colonne sonore, tutto finisce per avere lo stesso valore. Morricone come i CIV, Miles Davis come dj Shadow, Fellini come Mike Patton, Ellis come i Chemical Brothers. Tutto si confonde, i pregiudizi crollano e cresce la voglia di un progetto che sia figlio di queste notti. Arrivano Zico e Regiz. Finiscono i Canidarapina. Nascono i SikitikiS. E’ il 2000. ASCOLTA L'INTERVISTA A JIMY LE INTERVISTE DI RADIOSONAR: LNRIPLEY SELVAGGIA ITALIA PUNTATA N°3 , QUESTA VOLTA IL VIAGGIO FA TAPPA AI MURAZZI E SUL PO' NELLA CITTà MAGICA DI TORINO : INTERVISTA A VICTOR FRONTMAN DEGLI LNRIPLEY , REALIZZATA AL FORTE PRENESTINO IL PRIMO MAGGIO DURANTE LA FESTA DEL NON LAVORO, PRIMA DEL LORO CONCERTO.
LNRipley è un collettivo che nasce dai linguaggi dei vinili drum and bass, li contamina con influenze diverse e porta dal vivo un set di energia pura, senza l'ausilio di computers o basi ma suonando tutto live, con una missione ben precisa: scatenare il dancefloor per fare ballare anche i sottobicchieri.... ASCOLTA L'INTERVISTA A VICTOR thanx to: VICTOR (lnripley, PAOLA (web comunicazione casasonica) PSYCO + LOIS (videomaker) TINAPICA ( FOTOGRAFIA)
LE INTERVISTE DI RADIOSONAR: PETROL
si avvicina la primavera e tornano le interviste di RadioSOnar.net: vista l'occasione speciale , i due conduttori di RadioMYspace e FashonD-iscrict si uniscono, rispettivamente il primo ai controlli e l'altra alla voce, per intervistare i Petrol , formazione rocckeggiante appartenente alla nota casa discografica indy di CASA SONICa . L'intervista sara' il primo appuntamento della stagione primavera estate 2008 con la nuova rubrica " Selvaggia Italia " e sara' registrata per poi essere rimessa in download gratuitamente sul sito ufficiale di radiosonar.net. ma chi sono i Petrol? leggi tutto | |
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