per ascoltare Radiosonar.Net
clicca sull'equalizzatore


Per lo streaming web  sul tuo
lettore multimediale preferito

clicca qui

ascolta

 
Per ascoltare RadioSonar usa uno dei seguenti canali:

 RADIOSONAR PODCAST

 


 

 

 

se il server e' spento o hai perso una puntata di RADIOSONAR.NET riascolta le registrazioni con il PodCast (compatibile con itunes)

Cerca

Login Form






Password dimenticata?
Nessun account? Registrati
85 registrati
0 oggi
0 questa settimana
2 questo mese
Ultimo: noneMushNouch

Radiosonar Community

Nessun utente online

NewsLetter

Chi e' online

Abbiamo 1 visitatore online
Radiosonar.Net

 



Image


 

 

 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
Acqua minerale, record mondiale PDF Stampa E-mail
Scritto da repubblica.it   
Monday 24 March 2008

Rapporto di Legambiente in occasione della Giornata Mondiale
Ecco come è diventata un bisogno indotto

---PERCHE' NON COMPRARE ACQUA IN BOTTIGLIA--- 

ROMA - Ci sarà pure la crisi economica, ma continuiamo a scolarci più di mezzo litro di acqua minerale a testa per 365 giorni l'anno: 194 litri ciascuno. Erano 65 litri nel 1985: il dato è triplicato in due decenni, assicurando all'Italia il record mondiale del consumo di acqua imbottigliata. La scelta suonerebbe logica in un paese percorso dagli scandali sull'inquinamento delle falde idriche, ma non viaggia in parallelo con i fatti.

Le denunce più clamorose dell'inquinamento da discariche abusive e da diserbanti risalgono alla prima metà degli anni Ottanta. Da allora, anche grazie alle direttive europee, la capacità di depurazione e controllo è nettamente migliorata, come è stato dimostrato anche da una ricerca in dieci grandi città sponsorizzata nel luglio scorso da Repubblica.

Eppure la diffidenza verso la mano pubblica che effettua i controlli sommata alla formidabile pressione del marketing delle aziende di settore ha trasformato il consumo di acqua minerale da piacevole alternativa sensoriale a bisogno indotto.

Il risultato è quello denunciato nel rapporto "Una paese in bottiglia" preparato dalla Legambiente in occasione della giornata mondiale dell'acqua che si celebra il 22 marzo. Secondo Stefano Ciafani, responsabile scientifico dell'associazione ambientalista, l'impatto derivante dalla filiera delle acque minerali è pesante: nel 2006 gli italiani hanno utilizzato circa 6 miliardi di bottiglie di plastica, la cui produzione ha implicato il consumo di 480 mila tonnellate di petrolio e l'emissione in atmosfera di 624 mila tonnellate equivalenti di anidride carbonica. Anche colpa della scomparsa dell'acqua di rubinetto come terza opzione possibile (oltre al classico liscia e gassata) al ristorante e al bar.
'altra faccia di questa contraddizione è il buono stato di salute dell'industria dell'acqua minerale. In Italia nel 2006 erano attive 189 fonti e 304 marche di acque minerali in grado di generare un volume di affari di 2,2 miliardi di euro, grazie all'imbottigliamento di 12 miliardi di litri di acqua.


Ma quanto rende al paese questo settore? La fotografia che emerge grazie al questionario inviato da Legambiente alle regioni italiane, a cui hanno risposto tutte con l'unica eccezione della Calabria, è desolante. Solo in 8 Regioni è previsto un pagamento proporzionale ai litri prelevati o imbottigliati: Basilicata, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria e Veneto. E si va dai 30 centesimi a metro cubo della Basilicata ai 2 euro del Lazio e ai 3 del Veneto.

La Sicilia e la provincia autonoma di Bolzano fanno pagare in base ai volumi d'acqua, ma con canoni discutibili visto che in Sicilia paga di meno chi preleva di più e in Alto Adige, si legge nel rapporto, "il canone annuo previsto è ridicolo (circa 617 euro per ogni litro al secondo derivabile): se una concessione permette la derivazione di 10 litri al secondo, il titolare del diritto è tenuto a pagare un canone annuo di 6.175 per una concessione che potrebbe prelevare - per 24 ore al giorno e per 365 giorni all'anno - fino ad un totale di circa 315 milioni di litri ogni anno".

In 8 Regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Puglia, Sardegna, Toscana, Trentino, Valle d'Aosta) si paga ancora con il vecchio criterio e cioè solo in funzione degli ettari dati in concessione alle aziende. In Puglia la cifra ammonta a circa un euro per ettaro e in Liguria arriva intorno ai 10 euro; nel Lazio e nelle Marche invece si arriva a pagare circa 120 euro mentre in Veneto, nelle zone di pianura, quasi 590 euro per ettaro. Infine l'Abruzzo prevede solo il pagamento di un canone forfettario (pari a poco più di 2.700 euro all'anno) a prescindere dalle superfici della concessione e dai volumi di acqua.

"E' vero che non tutte le Regioni hanno utilizzato le possibilità offerte dalla devolution che ha decentralizzato le competenze in questo settore", afferma Ettore Fortuna, presidente di Mineracqua. "Ma lo hanno fatto le 10 Regioni in cui si imbottiglia l'80 per cento dell'acqua minerale italiana, a cominciare da Lombardia, Piemonte e Veneto che da sole coprono metà del mercato: lì si paga non in base agli ettari dati in concessione ma ai volumi di acqua prelevati. La voce secondo la quale le nostre industrie pagano poco è dunque una leggenda metropolitana: il problema è un altro: le tariffe applicate sono così disomogenee da creare problemi consistenti alle aziende e per questo abbiamo presentato un ricorso all'antitrust".

"In Umbria", ribatte Ciafani, "gli introiti derivanti dai canoni di concessione dalle diverse aziende imbottigliatrici che operano nella regione sono di circa 1,4 milioni di euro, pari allo 0,6 per cento del volume di affari derivante dalla vendita delle acque minerali. In molte regioni questi introiti non sono neanche sufficienti a coprire le spese sostenute dalle amministrazioni pubbliche per la gestione amministrativa e l'attività di sorveglianza. Calcolando che solo un terzo circa delle bottiglie di plastica utilizzate è stato raccolto in maniera differenziata e destinato al riciclaggio si ha il quadro di una situazione che deve cambiare".

Qualcuno comincia già a muoversi: in molte scuole a Torino, Firenze, Roma e Bologna è stata eliminata l'acqua in bottiglia utilizzando esclusivamente quella di rubinetto.

 ----NON COMPRARE ACQUE IN BOTTIGLIA----                      			

Aggiungi ai preferiti (0) | Riporta quest'articolo sul tuo sito! | Visualizzazioni: 569

  Lascia il primo commento!
Commenti RSS

Solo gli utenti registrati possono scrivere commenti.
Effettua il logi o registrati.

Powered by AkoComment Tweaked Special Edition v.1.4.6
AkoComment © Copyright 2004 by Arthur Konze - www.mamboportal.com
All right reserved

Ultimo aggiornamento ( Wednesday 16 April 2008 )
 
< Prec.   Pros. >

 
 
LE INTERVISTE DI RADIOSONAR: SIKITIKIS

Secondo appuntamento con la rubrica SELVAGGIA ITALIA, alla scoperta delle band emergenti, da nord a sud del Paese, in collaborazione con CasaSonica .
Questa volta il viaggio  si tiene  tra Cagliari e Torino alla scoperta dei Sikitikis . Questa Volta in studio : Sgab ai controlli Psyco e Luisa.
chi sono i Sikitikis:

Erano gli anni ’90 quando si chiamavano Canidarapina e non c’era confine alle influenze che ne determinavano il suono. Jimi e Diablo vivono le loro notti nei club della città dove nuove commistioni creano un nuovo tessuto culturale. Il jazz, la drum’n’bass, l’hard core, il trash, il garage, il break-beat, il trip-pop, il rap e i libri e il cinema e le colonne sonore, tutto finisce per avere lo stesso valore. Morricone come i CIV, Miles Davis come dj Shadow, Fellini come Mike Patton, Ellis come i Chemical Brothers. Tutto si confonde, i pregiudizi crollano e cresce la voglia di un progetto che sia figlio di queste notti. Arrivano Zico e Regiz. Finiscono i Canidarapina. Nascono i SikitikiS. E’ il 2000.
ASCOLTA L'INTERVISTA A JIMY

 

LE INTERVISTE DI RADIOSONAR: LNRIPLEY

 SELVAGGIA ITALIA PUNTATA N°3 , QUESTA VOLTA IL VIAGGIO FA TAPPA AI MURAZZI E SUL PO' NELLA CITTà MAGICA DI TORINO :
INTERVISTA A VICTOR FRONTMAN DEGLI LNRIPLEY , REALIZZATA AL FORTE PRENESTINO IL PRIMO MAGGIO DURANTE LA FESTA DEL NON LAVORO, PRIMA DEL LORO CONCERTO.

LNRipley è un collettivo che nasce dai linguaggi dei vinili drum and bass, li contamina con influenze diverse e porta dal vivo un set di energia pura, senza l'ausilio di computers o basi ma suonando tutto live, con una missione ben precisa: scatenare il dancefloor per fare ballare anche i sottobicchieri....

ASCOLTA L'INTERVISTA A VICTOR

thanx to: VICTOR (lnripley, PAOLA (web comunicazione casasonica) PSYCO + LOIS (videomaker) TINAPICA ( FOTOGRAFIA)

LE INTERVISTE DI RADIOSONAR: PETROL

 si avvicina la primavera e tornano le interviste di RadioSOnar.net: vista l'occasione speciale , i due conduttori  di RadioMYspace  e FashonD-iscrict si uniscono, rispettivamente il primo ai  controlli e  l'altra alla voce,  per intervistare i  Petrol , formazione rocckeggiante appartenente  alla  nota casa discografica indy di   CASA SONICa .   L'intervista sara' il primo appuntamento della stagione primavera estate 2008 con la nuova rubrica " Selvaggia Italia " e sara' registrata per poi essere rimessa in download gratuitamente sul sito ufficiale di radiosonar.net.  ma chi sono i Petrol? leggi tutto
Ultime notizie
I piu' letti
discoclassic
 
36sottotitoli

© 2012 Radiosonar
Joomla! un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.

Conversioni
www.radiosonar.net