L'approccio non è quello di una band tradizionale, ma piuttosto quello di un deejay che plasma il flusso sonoro in base alle reazioni della pista: drum and bass ma anche punk, elettronica ma anche elettricità.
Due bassi, una batteria, due groovebox e un frontman scatenato che dal vivo non prendono prigionieri: velocità e pulsazioni da rave, con un approccio lo-fi e deciso agli strumenti.
Il suono ipnotico e potente della notte drum'n'bass torinese di " the dreamers" guidata dai Rollers Inc. al Puddhu Bar è la sua fonte di ispirazione più cristallina.
Premiati come migliore rivelazione indie-rock al MEI 2007, hanno all'attivo un album registrato (in una settimana, interamente in presa diretta) in Casasonica e un video innovativo (quello di “Red in my Eye”, il loro primo singolo, diretto da Donato Sansone) in nomination come miglior video al PIVI (premio italiano video indipendenti).
Il vinile white label con il remix della loro cover di “killing in the name” dei Rage Against The Machine è un piccolo culto nel circuito dei migliori club drum and bass inglesi ed europei, ed è andato sold out in breve tempo.
Ma è soprattutto dal vivo che gli LNRipley fanno e sono la differenza, come testimonia una lunga serie di live, tra cui spiccano una esplosiva data a Colonia nell'estate 2007 in occasione del festival C/O Pop, l'aver trasformato Venti di
Erasmus 2007 a Rimini (in scaletta dopo Tiromancino e Afterhours) in un gigantesco rave per cinquemila persone indemoniate, e l'apertura nel 2006 dell'unica data italiana di Fatboy Slim a Jesolo di fronte a tutta la spiaggia del Faro che ballava.
Per l'approccio fatto di energia e BPM, il live degli LNRipley è infatti quanto di più lontano dal classico “concerto”: è un flusso di adrenalina pura, tutta da ballare.
Pulsazione dopo pulsazione.
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