DIFENDIAMO IL TEATRO PUBBLICO PARTECIPATO Il Comune di Roma vuole estromettere ‘Le Sirene’ dal Teatro del Lido di Ostia! Atto I, scena I: la giunta Alemanno tiene chiuso il Teatro del Lido da mesi e fa fuori senza spiegazioni le associazioni del territorio, consorziate ne LE SIRENE, che di quel teatro sono state insieme al Comune di Roma e al Municipio XIII soci fondatori. In un solo colpo vengono cancellati risultati straordinari dal punto di vista della partecipazione e della qualità dell'offerta culturale in un territorio difficile, periferico, spesso dimenticato, che aveva con il teatro e grazie alle SIRENE progettato le stagioni dal 2003 al 2008, aveva visto su quel palco avvicendarsi personalità dello cultura e dello spettacolo come Camilleri, Sanguineti, Baliani, Celestini, Avion Travel, Officina Zoè, ma anche tanti laboratori, seminari con decine di scuole, migliaia di giovani, la presenza dei centri anziani, le collaborazioni con il mondo delle diverse abilità e dell’immigrazione, gli appuntamenti con la poesia e la musica, la fotografia e il cinema, la sperimentazione e la festa.
LE SIRENE, che avevano catalizzato le aspettative e i sogni di una zona di Roma ad alto tasso di dispersione scolastica, e avevano permesso l'accesso alla 'cultura' a prezzi simbolici (biglietto intero 9 euro, ridotto 6 e per le scuole 3), vengono cancellate con un colpo di matita.
Come segno di ‘discontinuità’, come anomalia comprensibile solo a burocrati e politicanti, perché per Alemanno bisogna normalizzare quello che è eccezionale, bisogna ridimensionare il 'pubblico' che funziona (e magari darlo ai privati), perché ci sono altre emergenze in questa città e non quella degli 8 lavoratori di questo teatro a casa dal 30 giugno senza mai una spiegazione né un confronto pubblico.
Se questa è la prima scena del primo atto, non riusciamo neppure a immaginare la seconda: noi, e con noi le centinaia di persone che hanno sottoscritto un appello per la continuità di questa esperienza,cercheremo di scrivere un copione diverso!
Le associazioni riunite nel consorzio Le Sirene chiedono alla giunta Alemanno di:
* Rilanciare il ruolo de Le Sirene nel modello di co-programmazione del Teatro del Lido * mantenere il finanziamento ai tre teatri ‘di cintura’ romani, favorendo il protagonismo reale delle associazioni del territorio. * investire sulla cultura nelle periferie, aprendo spazi e opportunità per le associazioni di base Comunicato Stampa
Riuscito il Sit In organizzato da Le Sirene in Piazza Campitelli ma l’assessore Croppi non scioglie i nodi della gestione partecipata e del reintegro dei lavoratori
Grande manifestazione stamattina in p.zza Campitelli, sotto l’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma. Decine e decine di associazioni, teatranti, danzatori, musicisti, ma anche insegnanti e studenti, cittadine e cittadini, spettatori di ogni età hanno manifestato sonoramente il proprio dissenso sul fatto che il Teatro del Lido resti chiuso, quelli che vi lavoravano a spasso e l’associazionismo territoriale, consorziato ne Le Sirene, estromesso dalla possibilità di incidere fattivamente nella programmazione.
Ne è nata un’assemblea vivace e numerosa con l’Assessore Croppi, nella quale si è riaffermata la validità e i risultati di un modello di gestione condiviso come quello del Teatro del Lido, il riconoscimento di una funzione unica ed originale della presenza progettuale del territorio nella scelte di politica culturale che lo riguardano, la necessità che prosegua un’esperienza importante in una zona difficile di Roma a prezzi accessibili.
Purtroppo i nodi posti da Le Sirene non sono stati sciolti in maniera definitiva: la loro presenza in fase progettuale non è stata riconfermata nero su bianco (a prescindere dal passaggio del teatro sotto la gestione del Teatro di Roma), la questione dei lavoratori resta in sospeso e non chiarita, non c’è una disegno di largo respiro (triennale almeno) che permetta di pensare alla vita di quel teatro in termini non emergenziali e a tempo determinato.
Ci è sembrato di cogliere una possibilità di dialogo, restando fermi i punti che hanno determinato l’attuale mobilitazione a sostegno dell’’anomalia’ (per noi un valore aggiunto) che il percorso delle Sirene ha rappresentato e rappresenta a livello romano e non solo (sono 750 le adesioni romane, nazionali e internazionali all’appello che chiede che questa vicenda di partecipazione non venga mortificata o stravolta).
Raccogliamo la solidarietà di esponenti politici (di tutte le forze politiche) a livello municipale, comunale, provinciale e regionale e auspichiamo che a partire da questa vertenza si apra un confronto più generale sui temi della cultura, della partecipazione, della precarietà del lavoro nello spettacolo che in questa vicenda sono simbolicamente rappresentati.
Associazione di associazioni Le Sirene Roma 9/10/08 Aggiungi ai preferiti (0) | Riporta quest'articolo sul tuo sito! | Visualizzazioni: 280
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