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Grecia: Aggiornamenti sulla rivolta PDF Stampa E-mail
Scritto da sandro   
Sunday 14 December 2008

 Abbiamo selezionato, alcuni articoli sulla rivolta in Grecia, ci scusiamo se sono scritti in un'altra lingua ma da noi come l solito le notizie appaio faziose e frammentarie.

indymedia
corriere della sera:

El pais


 

SCONTRI AL CARCERE - Questa mattina ci sono stati tafferugli dinanzi al Politecnico e scontri tra giovani e agenti di polizia all'esterno della prigione di Koyrdallos, la più grande di Atene, situata nella parte occidentale della capitale. Gli scontri dinanzi al carcere erano cominciati quando i dimostranti avevano cominciato a lanciare pietre ed altri oggetti contundenti all'indirizzo degli agenti, e nonostante gli appelli alla calma, avevano dato il via a un sit-in. La prigione era stata teatro il mese scorso di uno sciopero della fame, a cui avevano aderito moltissimi detenuti, nell'ambito di una più generale protesta contro il sovraffollamento nelle carceri.

COMMISSARIATI NEL MIRINO - Gruppi di studenti delle scuole superiori hanno inoltre preso di mira ad Atene i commissariati di polizia lanciando pietre e bombe Molotov. Secondo una fonte della polizia, un anziano passante è rimasto ferito. Nel giro di un'ora sono stati presi di mira più di 10 commissariati, dai sobborghi costieri fino al quartiere occidentale, dove ci sono gli uffici.

 El Pais:

Que una crisis política se salde sin dimisiones es algo bastante normal en los países mediterráneos, pero que una crisis nacional se cobre la renuncia de un catedrático resulta sorprendente. El rector de la Universidad de Atenas, Jristos Kitas, ha presentado su dimisión tras la ola de disturbios que desde hace una semana recorre Grecia, pero el presidente del país, Karolos Papulias, le ha rogado que continúe al frente de un comité de crisis hasta que las aguas vuelvan a su cauce.

"Hay un divorcio entre la juventud y el sistema", dice el rector de la Universidad

"La juventud se está yendo al garete", afirmaba ayer Kitas, un reputado intelectual. "Y no será porque no hayamos avisado. No ahora, sino hace al menos dos años, dije a todo el que quisiera oírme que hay un divorcio absoluto entre la juventud y el sistema, pero nadie me hizo caso. Ahora todos reparan en los jóvenes. Su rabia ha tocado el corazón de la Universidad, y eso es lo grave, porque no sólo es un recinto donde se dan clases, sino un símbolo de la sociedad", explica el rector.

La violencia callejera ha provocado una conmoción en la ciudadanía y una parálisis en el Gobierno, aunque Panos Livadas, secretario de Estado de Información, desecha la palabra crisis para definir la actual situación del Ejecutivo: "No hay ninguna crisis. Lo que pasa es que hay muchos jóvenes en las calles, y nuestra prioridad es que no se derrame ni una sola gota más de sangre, por eso debemos manejar la situación con extremo cuidado. Los acontecimientos se extinguirán por sí solos".

Pero una semana después de la muerte por un disparo de la policía del joven Alexandros Grigoropulos, de 15 años, los ánimos siguen muy inflamados. A las concentraciones cotidianas, que invariablemente concluyen en enfrentamientos, sucede una engañosa apariencia de normalidad que ofrece vía libre a la acción de los radicales. Alrededor de 400 centros educativos en todo el país están ocupados por profesores y estudiantes. Y en los principales campus universitarios continúa el movimiento de resistencia, o rebelión, contra el sistema.

"Claro que tienen razón para expresar su malestar, toda la razón del mundo", dice el rector Kitas. "Los programas políticos los han olvidado, y lo que yo pido ahora a los partidos es que se pongan de acuerdo de una vez para tomar medidas que permitan salvar la educación e impedir que se acumule más rabia. Quiero creer que aún estamos a tiempo".

De todos los protagonistas legítimos de esta contestación popular, Kitas excluye a los anarquistas, a su juicio quienes han prendido la chispa de la violencia aupados sobre el malestar de los jóvenes. Pero la radiografía de algunos de estos antisistema también permite constatar la quiebra del sistema educativo y, por extensión, la vía de agua abierta en la sociedad griega.

Ilias, de 21 años, e Irini, de 17, son dos de los "miles de anarquistas griegos" que ocupan el recinto de la Universidad Politécnica de Atenas. En las manifestaciones llevan capucha "por seguridad, para no ser fotografiados ni filmados" y, según las circunstancias, arrojan piedras a los antidisturbios o contra los escaparates "cuando nos provocan o nos vemos acorralados". Ilias es técnico electricista y busca trabajo desde que acabó la formación profesional, hace tres años. Forma parte del 23% de jóvenes griegos desempleados, el porcentaje más alto de la UE. Irini estudia una rama técnica de Informática: "Tiene más salidas, y al menos no tienes que pagarte una academia privada para aprender, como en secundaria".

Los dos se quejan del abandono en que se encuentra el sistema educativo. "Hay chavales que aún van a escuelas instaladas en contenedores tras el terremoto de 2006", afirma Ilias. Y, pese al gran crecimiento económico del país, tienen que contentarse, si encuentran trabajo, con un sueldo de 500 euros mensuales. "¿Quién vive así?". Pero si fueran universitarios tampoco ganarían más de 700 euros. Esta generación mal pagada es el ingrediente fundamental de "un magma explosivo" -son palabras del rector ateniense- listo para estallar.

 


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Ultimo aggiornamento ( Sunday 14 December 2008 )
 
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LE INTERVISTE DI RADIOSONAR: SIKITIKIS

Secondo appuntamento con la rubrica SELVAGGIA ITALIA, alla scoperta delle band emergenti, da nord a sud del Paese, in collaborazione con CasaSonica .
Questa volta il viaggio  si tiene  tra Cagliari e Torino alla scoperta dei Sikitikis . Questa Volta in studio : Sgab ai controlli Psyco e Luisa.
chi sono i Sikitikis:

Erano gli anni ’90 quando si chiamavano Canidarapina e non c’era confine alle influenze che ne determinavano il suono. Jimi e Diablo vivono le loro notti nei club della città dove nuove commistioni creano un nuovo tessuto culturale. Il jazz, la drum’n’bass, l’hard core, il trash, il garage, il break-beat, il trip-pop, il rap e i libri e il cinema e le colonne sonore, tutto finisce per avere lo stesso valore. Morricone come i CIV, Miles Davis come dj Shadow, Fellini come Mike Patton, Ellis come i Chemical Brothers. Tutto si confonde, i pregiudizi crollano e cresce la voglia di un progetto che sia figlio di queste notti. Arrivano Zico e Regiz. Finiscono i Canidarapina. Nascono i SikitikiS. E’ il 2000.
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LE INTERVISTE DI RADIOSONAR: LNRIPLEY

 SELVAGGIA ITALIA PUNTATA N°3 , QUESTA VOLTA IL VIAGGIO FA TAPPA AI MURAZZI E SUL PO' NELLA CITTà MAGICA DI TORINO :
INTERVISTA A VICTOR FRONTMAN DEGLI LNRIPLEY , REALIZZATA AL FORTE PRENESTINO IL PRIMO MAGGIO DURANTE LA FESTA DEL NON LAVORO, PRIMA DEL LORO CONCERTO.

LNRipley è un collettivo che nasce dai linguaggi dei vinili drum and bass, li contamina con influenze diverse e porta dal vivo un set di energia pura, senza l'ausilio di computers o basi ma suonando tutto live, con una missione ben precisa: scatenare il dancefloor per fare ballare anche i sottobicchieri....

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thanx to: VICTOR (lnripley, PAOLA (web comunicazione casasonica) PSYCO + LOIS (videomaker) TINAPICA ( FOTOGRAFIA)

LE INTERVISTE DI RADIOSONAR: PETROL

 si avvicina la primavera e tornano le interviste di RadioSOnar.net: vista l'occasione speciale , i due conduttori  di RadioMYspace  e FashonD-iscrict si uniscono, rispettivamente il primo ai  controlli e  l'altra alla voce,  per intervistare i  Petrol , formazione rocckeggiante appartenente  alla  nota casa discografica indy di   CASA SONICa .   L'intervista sara' il primo appuntamento della stagione primavera estate 2008 con la nuova rubrica " Selvaggia Italia " e sara' registrata per poi essere rimessa in download gratuitamente sul sito ufficiale di radiosonar.net.  ma chi sono i Petrol? leggi tutto
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