L’Onda non si ferma! Siamo entrati in una nuova era, oggi possiamo dirlo con chiarezza, senza equivoci. La recessione è realtà concreta, il governo non ha dubbi: polizia contro gli studenti, polizia contro chi dissente, polizia e cariche contro chi la crisi non vuole pagarla! La mattinata della Sapienza ci parla di questo, ci parla del vuoto di democrazia che riguarda questo paese e la città di Roma, con il suo protocollo contro i cortei. Attacco al diritto di sciopero (oggi lo sciopero era stato indetto dalla Cgil-Flc), attacco alla libertà di movimento, tutto condito da una retorica securitaria che militarizza le strade e impone nuovi proibizionismi. Ma questa mattina ci è stato tutto più chiaro. Dietro quella retorica, dietro i manganelli che colpiscono gli studenti inermi, c’è un disegno molto definito: sospendere le regole democratiche e governare i conflitti sociali generati dalla crisi attraverso lo stato d’eccezione e il controllo.
Ma un’altra cosa importante abbiamo imparato questa mattina alla Sapienza, già dalla prima mattinata, poi durante le cariche: l’Onda non è morta, l’Onda non è un ricordo di giovinezza, l’Onda è viva e non intende fermarsi, l’Onda fa paura! Ci siamo ritrovati in un migliaio di studenti, tra studenti medi e universitari, abbiamo ripreso il nostro cammino, perché i motivi della nostra rabbia non sono svaniti. La legge 133, infatti, non è stata ritirata, il Dl 180 è diventato legge il 7 gennaio, il Dl Aprea è in via di approvazione, la crisi economica dilaga e il governo regala soldi a banche e imprese, dimenticandosi degli studenti, dei giovani precari, delle nuove povertà, dei lavoratori, dei migranti, delle donne. Dunque senza paura ci siamo ripresi l’università e abbiamo rivendicato il nostro diritto a scioperare, il diritto ad esprimere la nostra indignazione. Nulla da fare, la prima carica presso l’entrata di P.le Aldo Moro, poi a seguire presso l’entrata di via De Lollis, infine viale Regina Margherita, l’intera università la Sapienza è stata cinta d’assedio da centinaia di agenti in assetto anti-sommossa (polizia, carabinieri, guardia di finanza), a ribadire la continuità tra il governo e Frati, magnifico Rettore chiuso nel suo rettorato. Evidentemente la mattinata ci consegna una sfida molto importante e, soprattutto, ci indica una verifica non rimandabile. In primo luogo la verifica: cosa pensa la Cgil delle cariche di questa mattina? Ritiene ancora valido e difendibile l’accordo siglato la scorsa settimana con il prefetto e la giunta sulla questione dei cortei? Chiediamo una immediata presa di posizione, le cariche di questa mattina non sono una questione privata, ma sono un attacco chiaro ai diritti di tutte e tutti, studenti, ma anche lavoratori. In secondo luogo la sfida: dobbiamo promuovere una grande campagna politica sulla libertà di movimento, per il diritto di sciopero! Quest’oggi saremo in assemblea cittadina in vista della contestazione al G14 sulla crisi, il lavoro e gli ammortizzatori sociali che si terrà a Roma il 28 di marzo, per ribadire che la formazione e gli studenti hanno bisogno di nuovi diritti e garanzie contro la crisi e contro la precarietà. Domani alle ore 16 ci ritroveremo di fronte la facoltà di Igiene per reclamare l’autogestione degli spazi, della socialità e dei saperi all’interno dell’università militarizzata da Frati. Ma è durante la prossima settimana che dobbiamo rilanciare con forza la mobilitazione: in primo luogo un appuntamento pubblico mercoledì 25 mattina per ribadire che l’università non è una gabbia e che il Rettore Frati deve vergognarsi per il suo allineamento alle politiche del governo e del comune (ndr. OmniRoma); in secondo luogo una grande assemblea pubblica per giovedì 26 marzo dove invitiamo l’università tutta, i sindacati, i lavoratori e le forze politiche che intendono respingere le politiche securitarie del governo, il protocollo anti-cortei e l’attacco al diritto di sciopero. Infine il 28 marzo saremo in piazza, con un grande spezzone dell’Onda, contro i potenti della terra e contro la crisi economica! Ci bloccano il futuro, continueremo a bloccare la città! Sapienza in Onda
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