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AAA nasce da poche e semplici considerazioni:
Constatiamo un mainstream saturo di talenti resi tali dai soldi delle produzioni che coltivano arte ogm.
Una scena artistica veramente alta e dotta che si inebria di se stessa dal profondo di quella nicchia che è il suo accademismo, e che teme il libero circolare del sapere creativo.
Non ultima, e sempre più grave, la ghettizzazione del movimento creativo underground. ormai sempre più vissuto come inevitabile purgatorio d’ attesa all’ accesso nel mainstream locale o di medio livello, e non come reale alternativa all’ inadeguatezza dell’ offerta artistica, che la società di massa ci sta avaramente concedendo.
Tutti questi punti legati tra loro, e l’ esasperazione di fronte alla superficialità di troppi verso tutto ciò, ci spingono ad usare tutte le forze rimasteci, indirizzandole verso il tentativo di creare un modello riproponibile, riproducibile e diffondibile di un collettivo network. in cui ogni individuo possa sentirsi in grado di contribuire e di perseguire gli obiettivi e lo spirito di questo progetto.
Crediamo che sia possibile farlo solo una volta raggiunta la convinzione che il fare artistico non può continuare a rimanere isolato dalla condivisione e dal confronto, e che, per ovviare a questo, sia necessario un ritrovo in cui vi siano attrezzature ed impianti aperti alla diffusione dei prodotti, al fine di dare visibilità all’ autore degli stessi, senza limitazione alcuna.
Rifiutiamo una selezione dei lavori che ci verranno sottoposti, in quanto su di essa si basano il corporativismo dei raccomandati e le lobby artistiche, da noi considerati il male più grande apportato sia dal mainstream commerciale e mediatico, che da quell’ arte mossa e promossa esclusivamente dai canali accademico-istituzionali.
Ad ognuno sarà quindi garantita la dovuta visibilità, in termini di spazio e di tempo, affidando l’ ordine di comparizione durante gli eventi, alla sequenza con cui saranno presentate le adesioni, senza dimenticare coloro i quali dovessero presentare i propri lavori “alla porta”.
Apriamo l’ uso degli impianti a tutti, perché speriamo che AAA non si limiti ad essere una serata in cui tutti i partecipanti al network possano incontrarsi e confrontare il proprio prodotto, anche se di per sé sarebbe già un enorme risultato. Scegliamo di condividere con tutti lo spazio-tempo gestito da AAA perché speriamo che l’ arte e tutti i performers di lei figlia, crescano e si sviluppino con la consapevolezza dell’ esistenza di un angolo di mondo, in cui sia possibile misurare e misurarsi con il proprio prodotto e con quello altrui, grazie al supporto di impianti e aree appositamente allestite.
Individuiamo come strumento essenziale al raggiungimento del nostro fine, l’ utilizzo della rete e la realizzazione di un vero network, unico potenziale antidoto alla razzia di secondi, ore, mesi, che il mondo del lavoro o del non lavoro apporta alle nostre vite e ai nostri veri prodotti d’ espressione. Restare vicini nel cibernetico quotidiano, ed essere uniti e compatti durante gli appuntamenti e gli incontri, è una delle poche risposte culturali che la nostra realtà può restituire con i poveri mezzi che scegliamo di utilizzare.
Accogliamo a braccia aperte tutti coloro abbiano strumenti propri per diffondere e condividere il progetto, quali broadcast on line o non; radio streaming; figure con una grande responsabilità nella diffusione delle arti quali etichette, label, librerie, negozi di dischi, e infine, con un ruolo nevralgico, i collettivi di menti creative e chiunque altro consideri giusto aprire a tutti i performers, gli impianti e le strutture che diffondono l’ arte, seppur per una sola volta, considerando ciò l’ unico modo per garantire veramente l’ opportunità per tutti di maturare esperienza e crescere. Solo allora sarà possibile portare alla luce il proprio talento, o il proprio fallimento. Ma se le arti continueranno ad essere filtrate, esse non riveleranno mai i geni e i talenti che si nascondono fuori dal filtro, o dietro il monitor.
Un sistema obsoleto come quello in cui viviamo può essere superato solo se si risponde direttamente ai crash e agli errori intrinsechi al sistema stesso.
La suddivisione della razza umana in I e III mondo, la galattica distanza tra economie reali ed economie finanziare, l’ abissale divario tra i mezzi economici e tecnici a disposizione delle forme di espressione populiste e commerciali, rispetto quelli ancora accessibili al talento nascosto in ognuno di noi. Questi divari sono tutti espressione di un sistema che ruota a livello sia macro che microcosmico, su chiusure e legami lobbistico-mafiosi, noncurante della fallimentare scia di morte sia fisica che culturale che si lascia dietro, giustificandola con la necessità di sopravvivenza che ognuna di queste identità complici della grande bugia collettiva rivendica.
AAA risponde con il massimo tentativo di abbattimento delle meccaniche di selezione e di favoritismo. Redistribuisce equamente opportunità e visibilità ospitando amici, aspira ad aiutare e a fornire un trattamento privilegiato a quei singoli o collettivi che escono dall’ ombra e scendono con lei in campo, utopisticamente, contro il mercato, contro il proprio interesse diretto, disposti al massimo sacrificio, fosse anche il suicidio. Artisti come samurai ronin, kamikaze rimasti senza la benevola protezione di una società che valorizzi il loro ruolo, con a disposizione la sola scelta di una vita artistica e sociale devota alla vendetta verso il malosistema che ci imprigiona alla stregua di disperati complici.
Ora basta è tempo di
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