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AFFARI VICENTINI: SVENDITA DEL TERRITORIO ALL'ACCOPPIATA PIZZAROTTI - USA PDF Stampa E-mail
Scritto da Sgab   
Friday 21 September 2007
  Non solo una nuova base USA si presenta all'orizzonte di Vicenza, vi sono anche ampliamenti e adeguamenti delle basi esistenti del Tormeno e di Longare. Vi è l'ampliamento dei magazzini di Lerino affittati alla Setaf e della Ederle. Alla Ederle la Setaf pensa di costruirvi un presidio ospedaliero e di ricerca medica in concertazione con l'ospedale S. Bortolo, due palazzine di quattro piani da adebire a mini residenze per i marines. 150 miniappartamenti dotati di tutti i confort, saranno costruiti campi da basket e altre attrezzature sportive. Il progetto Vicenza - Barracks è della Pizzarotti di Parma.Inoltre la storia non finisce, continua con il parere della Camipar (commissione delegata all'esame tecnico che riguarda le servitù militari) favorevole (con alcune prescrizioni per eliminare l'impatto acustico dell'impianto) all'ampliamento di 300mt. della linea del poligono di tiro, presente nel centro del quartiere il Laghetto, guarda caso a due passi dal Dal Molin. Per di più con delibera del C.C. di Torri di Quartesolo 47/05 e del C.C. di Vicenza del settembre 2005, è stata concessa il cambio di destinazione del PRG da E3 a F4 (da zona agricola a quella servizi) per la realizzazione di un parcheggio di 26.000 mq Di cui 10.000 nel comune di Torri di Q. e 16.000 in quello di Vicenza. Un parcheggio video sorvegliato da servissi da bus- navetta Setaf, che ospiterebbe 600 automobili delle famiglie militari, provenienti da luoghi limitrofi a Vicenza o da altre provincie. Militari o personale che devono raggiungere la Ederle. Il parcheggio è localizzato tra i confini dei territori di Vicenza e Torri di Quartesolo, presso l'uscita autostradale di Vicenza Est e confinante con il magazzino logistico di Torri, in locazione alla Setaf, affianco all'ecocentro. Per concludere poi con la svendita a schiera del territorio, palesata dal Consiglio comunale di Quinto Vicentino con la seduta del 22 marzo 2007, alla Pizzarotti di Parma, di una zona agricola di particolare pregio paesaggistico, un territorio idraulicamente fragile a confine con il futuro parco del Tesina e nelle immediate vicinanze di un corridoio ecologico. Guarda caso una zona non considerata a rischio idraulico, pur essendo tale, dal nuovo piano territoriale della provincia di Vicenza.

La Pizzarotti che ha vinto l'appalto per la costruzione di duecento case a due piani, ma - visto che la popolazione della USA army è destinata a crescere con la costruzione della nuova base USA, tenuto conto del fatto che il Pentagono vuole ridurre i costi del mantenimento degli affitti vicentini troppo esosi, concentrando i propri militari in villaggi video sorvegliati e quindi considerati più sicuri per i propri cittadini - ha pensato bene di proporre una costruzione di 440 mila mq. tra il comune di Quinto Vicentino e Torri di Quartesolo, in località Quintarello e Marola, tra l’autostrada A31 Valdastico e il fiume Tesina. Un villaggio di 430 unità abitative, pari circa 210 mila mc., case unifamiliari di un’altezza massima inferiore ai 6 mt. Il villaggio sarà dotato di un’area sportiva con campi da calcio, baseball, tennis, basket, parchi gioco, giardini e parcheggi, che troverebbe sbocco in via Quintarello previo due rotonde, a poche centinaia di metri dal cavalcavia autostradale e a circa 5 km. dalla Ederle e dalla futura bretella di collegamento al Dal Molin. Ciò comporta dei problemi di viabilità interessanti in quanto il fiume di automobile intaserebbe la viabilità della località Bertesina, essendo le vie di comunicazione molto strette e non adatte a supportare un elevato traffico.
440 mila mq. significano 42 ettari di estensione pari a circa 114 campi vicentini. L’impatto ambientale salta all’occhio e diventa rilevante quando ci si mette la presenza di un ‘oasi naturale nei pressi del fiume Tesina - nata a seguito delle cave prodotte per la costruzione della Valdastico. Un laghetto dove una interessante fauna volatile ha pensato di porvi dimora.- Un laghetto che intralcerebbe la costruzione del villaggio nel comune di Torri di Quartesolo e che la Pizzerotti penserebbe di spostare a qualche centinaio di metri a Est, come se un’oasi si costruisce dall’oggi al domani. A tutto questo va aggiunto che nelle vicinanze del sito di Quinto sorge la villa settecentesca Tacchi, e come tutte le ville venete di campagna, nasce in un contesto rurale di cui il villaggio USA romperebbe gli equilibri di grande pregio paesaggistico.

Ma mentre il Consiglio Comunale di Quinto Vicentino con la seduta sopra citata, palesa la svendita del suo territorio agricolo, la Giunta del Sindaco Diego Marchioro e la Commissione Territorio del comune di Torri di Quartesolo – ad eccezione della consigliera (area F.I.) Ornella Galeazzo della lista Nuove Forze per Torri – hanno detto no alla costruzione del nuovo villaggio nel territorio di Torri. A titolo di cronaca il Comune di Quinto ha deciso di convocare la consultazione popolare dopo che la Pizzerotti abbia acetato le condizioni poste dal C.C. del 22 marzo 2007 e cioè la costruzione di opere pubbliche di interesse della cittadinanza e dell’amministrazione, per un importo di circa 6 milioni di Euro.
Forse il “buon” Sindaco, non ha tenuto conto dell’impatto sociale oltre a quello urbanistico – ambientale che per Quinto sarebbe grave.
Intanto a Quinto il 24 marzo è nato il comitato contro il villaggio che include esponenti della margherita, del PdCI, del PRC, il comitato “Diamante Verde”, quello “Amiamo Quinto”, la circoscrizione 3 di Vicenza, il Consiglio Pastorale e gli ex tre sindaci Giorgio Sandini, Carlo Agostini e Pierangelo Bellin.
Si stanno quindi coalizzando due fronti opposti extra Consiglio Comunale, F. I. e AN hanno espresso già in C.C. il loro appoggio facendo un fronte compatto con la maggioranza di Centro Sinistra; la Lega Nord non assume una posizione chiara, tranne che in C.C. con voto favorevole.
Il Comitato contro il villaggio considera grave l’intervento sia sotto l’aspetto urbanistico-ambientale sia sotto quello sociale. Basti pensare - sostengono quelli del comitato - che se Quinto tra il 1986 e il 2007 è cresciuto di 1631 abitanti (da 5370 a 7001), vale a dire circa 80 abitanti all’anno, con il villaggio crescerebbe in un colpo di circa 800 - 900 unità nel giro di soli tre anni. Il tempo necessario alla consegna degli alloggi preventivato dalla Pizzarotti. “Un dato che farebbe saltare in un colpo equilibri sociali, territoriali ed infrastrutturali del comune – continua il comitato- con un dirompente impatto urbanistico: 220 mila mq. significano 22 ettari di estensioni, pari a circa 57 campi vicentini. Se pensiamo che le lottizzazioni finora realizzate a Quinto coprono mediamente una superficie di 18.000 mq. è presto fatta la proporzione smisurata del villaggio USA rispetto alla nostra realtà urbanistica, 12 volte tanto” in una zona agricola per cui l’amministrazione di Torri di Q. ha dato parere contrario comunicato dal Sindaco su delibera del C.C. n. 9 del 12/03/07.

La deliberazione del C.C. del 22.03, votata all'unanimità, non è che una dichiarazione di intenti, con la quale si dà mandato all'Amministrazione Comunale di proseguire nella procedura sullo studio di fattibilità dell'intervento, che vede dichiaratamente favorevole alla realizzazione del villaggio la minoranza di centro-destra, e timidamente contrari gli esponenti di centro-sinistra che costituiscono la coalizione che amministra il Comune; una posizione ambigua, quest'ultima che mette in trasparenza un si moderato, qualora se Pizzarotti prendesse atto della lista della spesa proposta dal sindaco e ipotizzando un villaggio dormitorio per innocui e tranquilli civili e militari USA in servizio a Vicenza, i quali non avranno alcun legame con il nuovo insediamento al Dal Molin. Come dire che il nuovo villaggio non ha a che fare con la nuova base. Interessante vero?
E per finire ecco gli esempi di democrazia partecipativa del sindaco:
Convocare, se verrà convocato, il referendum dopo la conclusione del procedimento di verifica sulla fattibilità urbanistico-ambientale dell’intervento e dopo l’inquadratura degli accordi con Pizzarotti. In pratica a piatti lavati.
La promozione dei accordi di programma, attuabili con la la nuova legge urbanistica regionali, che vede nella conferenza di servizi (alla quale partecipano i soggetti istituzionali e privati coinvolti nel progetto) l’organo decisore su un’opera da considerarsi ai fini dell’applicabilità della L.R. opera pubblica o di interesse pubblico e semplificare così l’iter procedurale per la variante urbanistica o per l’individuazione della superficie da edificare. da detrarre alla superficie agricola. Quindi il progetto che si vuole far passare è quello di considerare il villaggio USA come opera di interesse pubblico.

Altra chicca, il mercatino delle superfici agricole non più finalizzate all’attività . La Regione Veneto sempre con la nuova legge urbanistica stabilisce in base a dati e valore, già oggetto di indagine e monitoraggio, una percentuale media regionale che può essere utilizzata a fini edificatori e quindi urbanizzata. Percentuale che va poi applicata come riferimento medio nel Comune interessato alla stesura del proprio strumento urbanistico 8PAT e/o PI). Bene in base a questi parametri viene fuori che il Comune di Quinto Vic.no ha a disposizione una superficie che può essere tolta dalla SAU (sup. agricola utilizzata) ai fini dell’urbanizzazione, Codesta urbanizzazione proclamata come sviluppo e opportunità per il Comune, dovrebbe comprendere al suo interno, quindi, anche la superficie territoriale necessaria per la costruzione del villaggio USA. Ciò sarebbe evidente. Ma così non sarà. Il nostro sindaco pretende ed esige entrambe. E’ è questo che sarà prevalentemente oggetto di contraddittorio con La Regione e Provincia (le quali, ovviamente, non avranno nulla da dire – tutta proforma) nell’ambito dell’allegra compagnia che costituisce la conferenza di servizi prevista dalla legge regionale.
Questa è la democrazia partecipativa del sindaco.

(*) Una versione più breve e rimaneggiata di questa prima parte della Corrispondenza, è stata pubblicata sull'inserto Carta Est-Nord del settimanale Carta
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