Firenze - Corteo della Madonna |
Scritto da Asilo e Panico Anarchico | ||||
Thursday 06 December 2007 | ||||
![]() L’ Asilo e c’è Ieri 40 tra polizia digos carabinieri e vigili urbani sono entrati all’Asilo occupato sfondando la porta e con la piu bieca delle scuse ci hanno sgomberato mettendo fine così a due anni di vita dell'occupazione,cancellando così in una mattinata laboratori, cene, spazi e esperienze collettive che si erano costruite tra gli abitanti e il resto del mondo. Lo stesso giorno dopo una lunga resistenza sul tetto viene sgomberata pure Villa panico.La ragione dell'intervento era quella di perquisire, cercare fantomatiche armi.Noi sappiamo benissimo che per l'asilo il comune aveva già firmato l'ordinanza di sgombero, in vista della vendita di un immobile di proprieta’ pubblica per i profitti delle solite immobiliari. Ci hanno perquisito per le nostre relazioni e ci hanno sgomberato per i loro interessi: il resto è la solita montatura securitaria figlia di questa ondata di repressione che attraversa ogni esperienza di autogestione e autorganizzazione degli spazi e della propria vita. Riteniamo direttamente responsabile dello sgomero il comune che si è parato il culo con quest’ultima infamia della perquisizione per motivi di ordine pubblico e sorridiamo alle allucinanti accuse che hanno spinto la questura a immergerci nel calderone della 270 (indagine nazionale per associazione sovversiva) Come sapete, giovedì 29 novembre il Panico Anarchico e l'Asilo Occupato di Firenze sono stati perquisiti e sgomberati in un'operazione diretta dalla digos. Il Panico viene sgomberato senza uno straccio di ordinanza di sequestro dell'immobile e perquisito per associazione sovversiva in relazione alla rapina in Versilia per cui, a giugno, furono arrestati Daniele e Francesco. Gli sbirri, essi stessi senza molta persuasione, cercavano armi da fuoco, entrando pure nelle case dei genitori ( non sempre in modo "gentile") e portando come pretesto l'aver udito fantomatici spari nei pressi del Panico. Nei verbali, mettevano sotto accusa i rapporti di solidarietà tra l'ambiente anarchico pisano e fiorentino. I compagni resistono dodici ore sul tetto, ottengono la liberazione dei vari fermati nella giornata e riescono quasi tutti ad evitare la questura. Gli occupanti dell'Asilo, già sotto sgombero per la solita speculazione edilizia dell'amministrazione comunale, vengono purtroppo colti nel sonno, perquisiti in relazione al Panico e portati in questura. Il giorno dopo la canea mediatica si scatena, ed alcuni chiodi da cemento, ritrovati dagli sbirri al Panico, vengono spacciati per bossoli calibro 25 (più o meno a salve secondo la fantasia del giornalista di turno). Il ritrovamento di alcune mascherine-stencil, che proverebbe il coinvolgimento dei "Panici" in una serie di graffitaggi, viene sbandierato come testimonianza di chissà quali disegni eversivi. Ancora una volta rapporti di amicizia, solidarietà e lotta vengono colpiti dal reato associativo e coperti dai fantasmi mediatici del"terrorismo". La procura di Firenze, nella persona della PM Angela Pietroiusti che firma le indagini, già bocciata dalla sentenza d'appello del processo COR, "rimandata a settembre" dalla revoca della competenza sulla seconda inchiesta pisana detta "Gruppi d'affinità", ci riprova e si rilancia con una montaturina fragile fragile. Che sia tutta qui la "terza fase" a suo tempo promessa dal generale dei ROS Giampaolo Ganzera ll'indomani degli arresti pisani dell'anno scorso? O forse si preparano altre sorprese? In una delle città-laboratorio del delirio securitario, lo spettro dell'eversione viene calato in un'operazione repressiva in grande stile che mira a stroncare il fermento libertario che serpeggia a Firenze da qualche anno a questa parte: le occupazioni, le riappropriazioni delle piazze, le derive non autorizzate per le strade , l'opposizione ai deliri securitari, l'autonomia dai sinistri partiti e lo sbeffeggiamento di qualche tirannello di provincia. Più in generale, insomma, le manifestazioni di una vita che non si lascia contrattare, di una insofferenza che non chiede il permesso. Farci abbassare la testa fino a nasconderla nella sabbia della paranoia, dividere il fronte della lotta, lacerare amicizie e complicità era l'obbiettivo reale dei repressori. Gli è andata male, visto che solidarietà e reciprocità si sono manifestate fin dal giorno degli sgomberi, senza venire meno dopo. Con i compagni dell'Asilo e svariati altri complici abbiamo preparato un CORTEO PER SABATO 8 DICEMBRE A FIRENZE con concentramento in PIAZZA DELLA REPUBBLICA alle ORE 14.30. Presto su www.informa-azione.info il manifesto dell'iniziativa Portate rabbia e fantasia, non cerchiamo adesioni formali ma coinvolgimento reale. il PANICO ANARCHICO, 4/12/2007 ![]() ![]()
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Ultimo aggiornamento ( Thursday 06 December 2007 ) |