BASE VICENZA:NO DAL MOLIN, ENTRA IN CAMPO MAGISTRATURA |
Scritto da Sgab | ||||
Monday 04 February 2008 | ||||
Due anni di proteste, cortei, sit-in, occupazioni più o meno simboliche, e ora i primi avvisi di garanzia per il popolo dei No Dal Molin, i comitati che si battono contro la nuova base americana a Vicenza. A rompere l'equilibrio tra la protesta ed il codice penale è stata l'occupazione il 16 gennaio scorso della Prefettura della città berica, nel giorno che sanciva il primo «anniversario» da quel «non mi oppongo» di Romano Prodi che segnò il via libera dell'Italia al progetto del Pentagono. Il pm vicentino Paolo Pecori ha inviato avvisi di garanzia ai quattro leader del movimento: Cinzia Bottene, Olon Jackson, Francesco Pavin e Marco Palma. Le ipotesi di reato per le quali Pecori intende sentire i quattro sono interruzione di pubblico servizio, manifestazione non autorizzata, violazione di domicilio, danneggiamenti (per la rottura di una vetrata della Prefettura) e resistenza a pubblico ufficiale. In quell'occasione, sotto una pioggia battente, un centinaio di rappresentanti del No si radunò davanti alla Prefettura. Una trentina di loro, con il viso coperto da maschere con la faccia del premier, riuscì a entrare all'interno del palazzo, alcuni, come Cinzia Bottene, si incatenarono all'ingresso per rendere ancora più forte il gesto di dissenso verso le istituzioni
L'arrivo di un reparto celere della polizia, guidato dal neo-questore Giovanni Sarlo, convinse i manifestanti a lasciare il palazzo, dopo essersi volontariamente liberati dalle catene. Ci fu anche qualche momento di tensione con i giornalisti, invitati dalla polizia a lasciare il palazzo. Al termine furono identificati e denunciati 24 manifestanti, quattro dei quali ora dovranno presentarsi davanti al magistrato. «Ce l'aspettavamo - dice Bottene - e la tempestività con cui sono arrivati gli avvisi è un segnale che si vuole trasmettere: una linea più dura nei riguardi del fronte del 'nò». Ma la svolta giudiziaria «non fermerà le iniziative di protesta contro il progetto americano» afferma Bottene. «Sono serena - spiega - non mi considero una criminale per aver occupato per un'ora la sede della Prefettura, dove non abbiamo fatto danni e non abbiamo impedito nulla ad alcuno». Aggiungi ai preferiti (0) | Riporta quest'articolo sul tuo sito! | Visualizzazioni: 255
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