14 giugno non c'e' sicurezza senza diritti
Scritto da Centri Sociali Romani   
Thursday 12 June 2008
 Quello che segue è l'appello redatto dall'Asseblea romana dei Centri sociali in vista del corteo del 14 Giugno, corteo che sarà preceduto giovedi 5 giugno alle 18 da un'Assemblea pubblica che si terrà in Piazza dell'Immacolata a San Lorenzo. Due appuntamenti che rappresentano il punto di partenza di quel laboratorio di confronto e costruzione di un percorso condiviso che è l'assemblea formata dalla quasi totalità dei centri sociali di Roma.


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 14 GIUGNO
NON C’E’ SICUREZZA SENZA DIRITTI


MANIFESTAZIONE DELLA ROMA ANTIRAZZISTA ED ANTIFASCISTA, DELLA SOLIDARIETA' E DELLE DIFFERENZE, DELL'AUTOGESTIONE E DELLA CULTURA DIFFUSA, DELLE PERIFERIE E DELLE LOTTE SOCIALI

Caduto l’IMPERATORE dello spettacolo e del mattone, NON CADE L'IMPERO.
Dopo settimane di vergognose offensive politico-mediatiche che hanno strumentalizzato il tema della sicurezza facendo degli immigrati ed in particolare dei ROM un vero e proprio capro espiatorio delle drammatiche contraddizioni urbane e sociali delle nostra città;
dopo le roboanti promesse di cambiamento pronunciate in campagna elettorale dal nuovo RE di ROMA; all’alba dell’insediamento del Sindaco Alemanno e del nuovo governo delle Destre, la città si sveglia nel pieno di una svolta populista, autoritaria e xenofoba; una deriva reazionaria sostenuta da tutti i poteri forti, con in testa ovviamente LA CURIA e le immancabili LOBBY DEL MATTONE.
 
Le recenti aggressioni a gay e trans al Prenestino, agli studenti presso l’Università la Sapienza, pur nella loro diversità rappresentano un segno tangibile della svolta autoritaria annunciata in Campidoglio.
Come lo sono le dichiarazioni rilasciate sugli sgomberi degli immobili occupati dai senza casa e dei centri sociali che rendono evidenti le reali priorità di governo del nuovo esecutivo cittadino. In questo clima da assedio alla società, in nome dei profitti e del mercato, tutti diventano nemici, i precari del terzo settore perchè guadagnano troppo, e vanno sostituiti con volontari o stagisti a pochi euro al mese, coloro che lavorano nel pubblico impiego perchè sono fannulloni e quindi vanno licenziati, tutti i precari e le precarie perchè forse domani chiederanno qualcosa di più dalla vita che la mancetta da lavoro per sopravvivere a casa di mamma e papà, oppure morire di lavoro o strozzati dal mutuo o dall'affitto a libero mercato.
 
Pezzo dopo pezzo, si sta montando un concetto di sicurezza e legalità che, come una preghiera viene trasmesso tutti i giorni dall'altare dei media per sacrificarci e regalare nelle loro mani il nostro presente negato ed il nostro futuro impossibile. Nel nostro vocabolario alle parole insicurezza e paura troviamo scritto precarietà a vita, reddito incerto, ritmi di lavoro inaccettabili e morte sul lavoro ed una qualità della vita che non migliora mai, ferita attraverso la demolizione dei diritti e degli spazi di libertà.
La nostra “insicurezza” è legata al carovita, alla mancanza di reddito, all’aumento spropositato degli affitti e dei prezzi delle case, ad un processo di precarizzazione del lavoro e della vita che non consente ad una fascia sempre più ampia di cittadini di arrivare alla fine del mese e di vivere dignitosamente. E’ il frutto di una corsa sfrenata alla produttività ed al mercato che produce ritmi di lavoro da capogiro, che nega diritti e sicurezza, che alimenta la “guerra interna” delle morti sul lavoro.
 
LA NOSTRA INSICUREZZA è legata alla condizione di ricattabilità permanente in cui stanno relegando i migranti che vivono e lavorano nelle nostre città e nel nostro paese, a cui vengono negati accoglienza e diritti, perché ciò è utile ad alimentare una folle competizione al ribasso nel mercato del lavoro, a scavare solchi di solitudine ed incomunicabilità sociale. In questi anni Roma è STATA LA METROPOLI più produttiva d’Italia, tempio dello sfruttamento e della precarietà, capitale dei Re di Roma e città delle baraccopoli. In questi anni Roma è stata deturpata e saccheggiata dai pescecani della rendita (Caltagirone, Toti, Ligresti, Parnasi, Pulcini, Vaticano) e da una giunta che ha votato un Piano Regolatore INFAME. Grazie a loro e a chi li ha favoriti, Roma è oggi una delle metropoli mondiali con i prezzi più alti per l'affitto e per l'acquisto di una abitazione, con 270 mila case sfitte e una lista d'attesa per una casa popolare lunga 35 mila famiglie.
 
L'ALTRA ROMA... L'ALTRA ROMA DIFENDERA' i centri sociali conquistati aprendo nuovi spazi di aggregazione e solidarietà, socialità e mutualismo, autorganizzazione e controcultura in ogni quartiere.
 
L'ALTRA ROMA CONQUISTERA' un vero piano di Case Pubbliche per dare una abitazione degna a tutti e tutte, italiani o migranti, per sottrarre le nostre vite agli interessi del mercato e riconquistare la casa come bene comune. L'ALTRA ROMA DIFENDERA' le grandi risorse dei nostri territori, per la vivibilità ed i servizi nei nostri quartieri in difesa dei beni comuni e della nostra salute. L'ALTRA ROMA CONQUISTERA' un lavoro sicuro ed un reddito garantito per tutti e tutte, parità di diritti e politiche di accoglienza per costruire una città plurale, delle diversità e delle molteplicità, attraverso l’autogoverno.
 
L'ALTRA ROMA DIFENDERA' quelle forme di vita, espressive, artistiche che entrano in conflitto con le regole del mercato dello spettacolo e del divertimento. Questi sono i tasselli di un mosaico, di una sfida più ampia in grado di affermare l’idea e la realtà di un'Altra Città possibile da conquistare strada per strada, metro dopo metro, libertà dopo libertà. Per questo invitiamo tutti e tutte a costruire attivamente, in una forma ampia e reticolare, la manifestazione cittadina di sabato 14 Giugno che muoverà dal complesso dell’ex Regina Elena, che dopo anni di abbandono e incuria da parte dell’Università, è stato occupato da circa trecento nuclei familiari ora sotto sgombero.

Scenderà in piazza la Roma dei movimenti di lotta per la casa, degli centri sociali, degli studenti in movimento, dei comitati di quartiere, dei precari e degli antirazzisti per alimentare conflitti, immaginari, nuove prospettive di trasformazione. Scenderà in piazza e si ricorderà di gridare a gran voce “Libertà per Emiliano”, studente e attivista agli arresti domiciliari dopo essere stato aggredito dai neofascisti di Forza nuova presso l’università la Sapienza lo scorso 27 maggio. Roma non diventerà mai chiusa, inospitale, razzista.

Case, Reddito, Diritti Per Tutti e Tutte
Giovedì 5 Giugno ore 18
Piazza dell'Immacolata (San Lorenzo)
Assemblea Pubblica

Sabato 14 Giugno ore 15
Manifestazione da Regina Elena



Action, Blocco Precario Metropolitano, Coordinamento cittadino Lotta per la casa, Comitato Obiettivo Casa
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Acrobax, Angelo Mai, Auro e Marco, Brancaleone, Corto Circuito, Decolliamo, Esc, Ex 51, Ex Snia, Factory, Forte Prenestino, Horus occupato, Intifada, Kollatino, Lucha y Siesta, Onda Rossa 32, Rialto, Ricomincio dal Faro, Sans Papiers, Spartaco, Spazio occupato Il comitato primavalle, La Strada, Strike, La Talpa, La Torre, Villaggio Globale, Vittorio occupato, Zona rischio



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