Nonostante il caldo opprimente e le incombenze incombenti, nel pomeriggio di ieri il sottoscritto ha affrontato un lungo viaggio a bordo di un'utilitaria per recarsi in quel di Livorno al fine di comunicare con estrema gentilezza e savoir faire quello che pensava della detenzione della nostra amica Paola.
Fortuna ha voluto che anche a Pistoia ci siano persone sensibili ai richiami del green anarchy dunque il tragitto è stato allietato d
a varie amenità e tutto sommato abbastanza allegro. Il presidio è iniziato con una mez'ora di anticipo rispetto ai programmi dato che s'era già un discreto numero e notevolmente accaldati.
Per gli ADT, oltre al sottoscritto era presente la nostra Ilaria, anch'essa sofferente per la calura al punto tale da accasciarsi in preda a colpo di calore, prontamente sorretta da baldi giovani dei paraggi. Ragazza stoica! Il gruppo era composto da almeno un centinaio di persone di provenienza variegata, ricordo arrivi da Firenze (Riottosa squat, compagni sparsi), varie zone della Toscana e udite udite alcuni compagni da Como. Veramente un bel successo.
Abbiamo deciso di festeggiarlo a modo nostro. Infatti i solerti tutori dell'ordine in abito civile (cosiddetti digossini, e non sia mai che si possa leggere disprezzo in cotal nome) hanno tenuto sotto costante controllo i nostri movimenti, evidentemente preoccupati per il nostro stato di salute.
Li abbiamo rincuorati recandoci ripetutamente a ridosso delle cancellate per percuotere le ringhiere in segno di giubilo per la loro vicinanza.
Per farli stare meglio abbiamo anche dimostrato le nostre capacità deambulatorie recandoci a piccoli gruppi in perlustrazione intorno al carcere, sempre sotto il vigile occhio dei "giurati". Purtroppo noi eravamo molti di più e quindi abbiamo dovuto darci il cambio nelle passeggiate mentre i poverini, malpagati e stanchi, hanno fatto avanti e indietro sotto il sole africaneggiante per un paio d'ore. Non abbiamo neanche offerto loro un pò d'acqua fresca e me ne dolgo tuttora.
L'organizzazione prevedeva anche l'ausilio di un paio di casse da 500W appositamente posizionate sul tetto di un'auto al fine di recare conforto ai detenuti con musiche e letture...cosa che da questi ultimi è stata oltremodo apprezzata. Si evidenziavano sventolii di tovaglie, lenzuola e mutande varie.
Veramente una bella esperienza, nonostante la speranza di non esser costretti a ripeterla perchè noi...PAOLA LA VOGLIAMO FUORI!
In merito alla situazione carceraria di Paola le notizie son eufemisticamente buone, è forte...ha un gran carattere...ha persone che le stanno al fianco ogni giorno.
Purtroppo le visite son ridotte a 4 ore mensili quindi ovviamente madre e compagno hanno la precedenza assoluta. Possiamo cmq scrivere a Paola a questo indirizzo:
Paola Gori
Casa Circondariale Le Sughere
Via Macchie 9
Livorno
Notizie sull'eventuale richiesta di scarcerazione o in subordine agli arresti domiciliari le passerò quando più certe.
Libera Paola, Liberi Tutti.
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